Capita spesso, a distanza di anni, di sentire un profumo nell’aria e di collegarlo in automatico a una persona. L’odore della pelle è importante, caratterizza l’individuo e può cambiare nel corso degli anni. Al di là della fragranza che ognuno può scegliere di usare e di modificare nel tempo, l’epidermide possiede un essenza propria, insita nelle cellule cutanee. Il patrimonio genetico, le condizioni di salute generale e non da ultimo l’igiene personale, sono tutti fattori che contribuiscono a determinare l’odore della pelle, che di fronte a emozioni, stress o fasi ormonali di cambiamento (adolescenza, menopausa, gravidanza) può mutare e divenire anche sgradevole.
Un altro fattore fondamentale che decide l’odore della pelle è l’alimentazione: alcuni cibi alterano il Ph della pelle generando profumazioni forti, come per esempio cipolla e aglio solo per fare due esempi classici. Ma pensiamo anche ai cibi che provocano meteorismo. Allora cosa conviene mangiare? Uno studio scientifico, condotto da un team di psicologi della Macquarie University di Sidney in Australia qualche anno fa e pubblicato su Evolution and Human Behavior, ha evidenziato come le donne scelgono il loro partner in base all’odore. La conclusione è stata che un’alimentazione ricca di frutta e verdura rende l’odore della pelle più sexy e attraente. Per arrivare a scoprirlo, il team ha sottoposto un gruppo di donne al test della «maglietta sudata». Ha chiesto a 43 uomini, dai 18 ai 30 anni, non fumatori, di rispondere a un questionario sulla dieta seguita, e hanno valutato, con uno spettrofotometro cutaneo, i pigmenti (carotenoidi) presenti nella loro pelle, per verificare quale fosse davvero la quantità di vegetali che ogni giorno facevano parte della loro alimentazione. Poi hanno chiesto loro di indossare una t-shirt pulita per fare attività fisica e di riconsegnarla, sudata, per il test.I campioni sono stati sottoposti alle donne. Che hanno dimostrato di preferire l’odore degli uomini che mangiavano più frutta e verdura, ritenuto più «fruttato, dolce e floreale», rispetto a quello di chi si alimentava prevalentemente di pane, pasta e carboidrati, «più forte e meno piacevole». Ma anche limitare il consumo di carne potrebbe fornire alcuni vantaggi olfattivi: in un piccolo studio pubblicato su Chemical Senses nel 2006, infatti, un gruppo di donne ha valutato l’odore del corpo maschile di alcuni uomini nel momento in cui consumavano abitualmente carne rossa, e dopo due settimane che non ne mangiavano. I risultati hanno evidenziato come sia stato nettamente preferito l’odore del corpo maschile (reputato più attraente, piacevole e meno intenso, quando il consumo di carne rossa era stato sospeso. Insomma, sembra che chi consuma molte proteine animali ha un sudore più acido e intenso. Non è chiaro però quanto carne si debba consumare per influenzare l’odore del corpo, per quanto tempo durino gli effetti e se il pesce o il pollame possano avere conseguenze analoghe.
Per assicurarsi di mantenere profumata la cute ci sono anche altri 3 alimenti da assumere regolarmente: il limone le cui proprietà acide contribuiscono a far espellere i batteri dalla pelle, causa dei cattivi odori; i pomodori da consumare comunque crudi, per non alterare le loro proprietà nell’insalata o il succo di pomodoro da bere; il prezzemolo che contiene dei componenti antibatterici che aiutano il corpo ad eliminare odori e tossine.
di Redazione