Riflessioni sostenibili di momenti incompatibili

Siamo un periodo veramente complicato. Il COVID19 ha fermato o rallentato le attività commerciali e ci ha costretto a rimanere a casa. Quando passerà la pandemia, con difficoltà ripartirà tutto.
Molti di noi sicuramente stanno pensando, “basta mollo tutto e ricomincio da zero… dopo una vita a lavorare eccomi qua”. E se invece riflettessimo sul come ricominciare e, senza necessariamente cambiare il posto dove risiediamo, modificassimo il modo di come viviamo?
Ci sono testimonianze di persone che autonomamente hanno modificato il proprio stile di vita. E se lo facessimo tutti? Riorganizziamo le nostre vite in chiave ecologica, apriamo il nostro futuro a uno spazio, dove l’uomo rispetta l’ambiente, sè stesso e gli altri, formando delle comunità consapevoli e sostenibili.

Consapevoli, di noi stessi come parte di un tutto: le Città dove viviamo, possono diventare spazi dove la consapevolezza sociale e ambientale sia alla base di una nuova comunicazione, quella vera, di appartenenza al territorio, senza tracciare confini ma attribuendo valore alla nostra quotidianità e alle persone che la vivono con noi, rapportandoci in un sistema di rete con altre comunità.
Sostenibile: tutto ciò che produciamo e consumiamo arriva dalla natura, l’acqua, il cibo, i materiali, possiamo farlo diversamente, cambiando la ns. impostazione da “sintetica “ a ecologica, non sfruttando più oltre modo le nostre risorse, ma impostando una gestione del fare meglio con meno.

BUONA SOSTENIBILITÀ

Riccardo Bucci, Direttore Responsabile

Vivere Sostenibile Lazio – Febbraio – Marzo 2020

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