1 novembre 2021 – Giornata Mondiale Vegan e COP26

La prima società vegana fu fondata a Londra nel 1944, precisamente il 1 novembre, da Donald Watson con il nome di Vegan Society. Dal 1994 anno del 50esimo anniversario della fondazione della Vegan Society, ogni anno il 1 novembre si celebra la Giornata mondiale vegan.

Quest’anno, la Giornata mondiale dei vegani è speciale, poiché coincide con l’inizio della 26a Conferenza sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite (COP26), che riunisce i Paesi di tutto il mondo per discutere su come affrontare la crisi climatica.

“Dato l’attuale clima politico” – si legge nel blog della Vegan Society – questa coincidenza “è la nostra migliore opportunità per sostenere il cambiamento di sistema necessario per sostenere una transizione verso un mondo vegano Il nostro coinvolgimento alla COP26 ci consente di portare il veganismo in prima linea nelle menti non solo dei politici britannici, ma anche dei leader e degli attivisti globali. È una grande opportunità per evidenziare davvero il ruolo dell’agricoltura animale e la necessità di un cambiamento nella dieta, poiché miriamo a presentare soluzioni – sia incrementali che esplicite – che supporteranno una riduzione dell’uso di prodotti animali su una piattaforma globale”. Queste includono un maggiore investimento in ricerca e sviluppo nella produzione di colture di leguminose, una leadership coerente per consentire una transizione verso diete a base vegetale e un disegno di legge sulla sostenibilità alimentare che incorporerà gli obiettivi di sviluppo sostenibile e l’accordo di Parigi.

La Vegan Society definisce il veganismo come una filosofia e un modo di vivere che cerca di escludere, per quanto possibile e praticabile, ogni forma di sfruttamento e crudeltà nei confronti degli animali per il cibo, l’abbigliamento o qualsiasi altro scopo; e per estensione, promuove lo sviluppo e uso di alternative animal-free a beneficio degli animali, dell’uomo e dell’ambiente. In termini dietetici denota la pratica di rinunciare a tutti i prodotti derivati ​​in tutto o in parte da animali . Ci sono molti modi per abbracciare la vita vegana. Eppure una cosa che accomuna tutti i vegani è una dieta a base vegetale che evita tutti i cibi animali come carne (compresi pesce, crostacei e insetti), latticini, uova e miele , oltre a materiali di origine animale, prodotti testati su animali e luoghi che utilizzano gli animali per l’intrattenimento.

Secondo il rapporto Eurispes 2021, in Italia i vegetariani e i vegani sono l’8,2% della popolazione. Rispetto al 2020, anno record in cui l’8,9% della popolazione si è dichiarata vegetariana e vegana, diminuisce il numero di vegetariani – che passano dal 6,7% al 5,8% –, ma aumenta il numero dei vegani dal 2,2% al 2,4%. Di questi, la maggior parte (il 23,1%), ha dichiarato che uno dei maggiori motivi della scelta sono state le ragioni ambientali e la salvaguardia del pianeta. Ancora prima delle motivazioni salutistiche (21,3%) e animaliste (20,7%).
La città più “vegan friendly” d’Italia secondo il servizio di consegne a domicilio Deliveroo, che nell’ultimo anno ha registrato un raddoppio degli ordini di specialità veg (dai burger plant-based alle rivisitazioni cruelty free dei dolci tradizionali, gelato incluso), è Verona, seguita da Bologna e Reggio Emilia. Chiudono la top 5 Rovereto, in Trentino, e Milano.

Cosa vuol dire mangiare vegan? Significa scegliere di mangiare esclusivamente cereali, legumi, frutta e verdura, evitando carne, pesce e derivati animali come uova e latte. Una dieta vegana è riccamente varia e comprende tutti i tipi di frutta, verdura, noci, cereali, semi, fagioli e legumi, che possono essere preparati in infinite combinazioni. Dal curry alla torta, dai pasticci alla pizza, tutte le cose preferite possono essere adatte a una dieta vegana se sono fatte con ingredienti a base vegetale. Dunque, senza pensare a chissà quali preparazioni, una semplice pasta condita con un sugo vegetale, una zuppa di lenticchie o un ricco contorno di verdure sono piatti vegani. Ci sono alcuni ingredienti poi che la cucina vegana predilige come sostituti degli ingredienti di origine animale: sono un esempio il latte vegetale (di riso, di soia, di cocco), il seitan, il tofu.

I vegani evitano di sfruttare gli animali per qualsiasi scopo, e la compassione è una delle ragioni principali per cui molti scelgono uno stile di vita vegano. Dagli accessori e abbigliamento agli articoli per il trucco e il bagno, i prodotti animali e i prodotti testati sugli animali si trovano in più posti di quanto ci si possa aspettare. Al giorno d’oggi ci sono alternative convenienti e facilmente reperibili con oltre 56.000 prodotti e servizi registrati solo con il marchio Vegan. Secondo la Vegan Society, passare a una dieta a base vegetale può ridurre l’impronta di carbonio legata al cibo fino al 50%.

Anche senza essere vegani, in occasione della Giornata mondiale del veganismo, si può comunque pensare di preparare qualche piatto vegano, un esercizio utile per sperimentare nuovi modi di cucinare le verdure, per scoprire ingredienti che solitamente non si utilizzano e per favorire l’ambiente, poiché la cucina vegetale è più sostenibile per il pianeta.

di M.A. Melissari

1 novembre 2021

Tendenze – Passione vegana

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