Produzione, distribuzione, vendita e consegna: una catena di fornitura sostenibile integra pienamente pratiche etiche e rispettose dell’ambiente in un modello competitivo di successo, supportato da una tecnologia che permette di evitare sprechi e impatti negativi sull’ambiente

Quando si parla di acquisti, che siano in negozio oppure online, ci aspettiamo di vedere soddisfatti immediatamente i nostri bisogni. I clienti infatti chiedono supply chain più sostenibili. Una supply chain sostenibile è quella che prevede prodotti e servizi che soddisfano i clienti cercando di produrre il minimo impatto ambientale possibile e operando in forma socialmente responsabile.
In altre parole una catena di fornitura sostenibile integra pienamente pratiche etiche e rispettose dell’ambiente in un modello competitivo di successo. La trasparenza della supply chain è fondamentale dal primo all’ultimo anello, mentre le iniziative di sostenibilità devono estendersi dall’approvvigionamento delle materie prime alla logistica dell’ultimo miglio, fino alle procedure di reso merci e di riciclo.
In termini di logistica, questo può comportare il rischio di produrre eccedenze e/o sprechi, con conseguenze negative in termini di ecologia e sostenibilità. L’e-commerce è una modalità ampiamente diffusa ormai, con un numero di utenti in costante aumento. Il portale di statistiche online Statista prevede che entro il 2024 i volumi del settore rappresenteranno oltre il 60%, rispetto all’attuale 47%. Alcuni venditori offrono anche una modalità di consegna veloce, in poche ore, privilegiando la rapidità rispetto all’ottimizzazione, con un consumo calcolato di energia tre volte superiore rispetto ai tempi di consegna tradizionale e relativi impatti ambientali.
Per le aziende dunque che vogliano mantenere la competitività oggi è doveroso focalizzarsi su scelte più oculate, in direzione di una gestione sostenibile della Supply Chain anche in considerazione dell’emergenza ecologica, nonchédella situazione politica ed economica.
Cosa significa gestione sostenibile della Supply Chain? Pianificazione, ottimizzazione, opportunità di avere dati in tempo reale, flessibilità. Quando si tratta di scegliere un fornitore o di prendere decisioni di acquisto, si deve tenere conto degli aspetti legati alla sostenibilità, primo fra tutti dell’impatto ambientale, della salute e sicurezza dei lavoratori e degli aspetti economici vengono subito dopo.
In termini di supply chain, lo scenario globale è davvero complesso. Pandemia da superare o ancora in corso, conseguenze dalla guerra in atto, crisi politiche, inflazione, recessione: come far fronte a ulteriori interruzioni della catena? Più che di “nuova normalità”, gli analisti di Gartner vedono uno scenario caratterizzato da incertezza e ambiguità affrontabili solo con estrema e continua flessibilità, processi innovativi e investimenti in strategie e tecnologie di analisi avanzata.
Una pianificazione efficace attinge a dati e informazioni in tempo reale, fondamentali per elaborare scenari che tengano conto di decisioni esterne, come un aumento repentino del costo di energia e materie prime. La supply chain deve confrontarsi quindi con una struttura di costo, e i sistemi software a supporto delle decisioni di pianificazione e ottimizzazione devono essere connessi in tempo reale per favorire il miglioramento e l’efficientamento dei processi. La capacità di reazione in caso di variazioni o perturbazioni impreviste passa attraverso queste imprescindibili caratteristiche di flessibilità.

Secondo gli esperti della ToolsGroup, i sistemi evoluti di pianificazione analizzano la domanda tenendo conto di tutte le sorgenti di dati, e permettono di generare previsioni di vendita accurate, identificando gli articoli con maggiore probabilità di domanda, in modo da garantirne la disponibilità nella quantità richiesta e dove richiesto, in anticipo. Sistemi predittivi di questo tipo si avvalgono di motori AI e tecnologie machine learning, e favoriscono un processo di ottimizzazione operativa imprescindibile in un contesto globale sempre più sfidante e a rischio di perturbazione. I motori di intelligenza artificiale permettono di gestire in automatico molte delle attività necessarie a gestire e ottimizzare la supply chain, segnalando quei pochi eventi eccezionali che possono richiedere un intervento da parte del team. Questi sistemi evoluti hanno la capacità di raccogliere e analizzare una mole enorme di dati provenienti dalle fonti più disparate, per individuare trend e correlazioni, informazioni utili da rendere disponibili al team supply chain.
Poiché i consumatori premiano le aziende che hanno un reale rapporto eco-friendly, sono sempre di più le organizzazioni finalmente molto attente al proprio impatto in termini di sostenibilità. Si sta sviluppando un approccio strutturato: il 42% delle imprese adotta policy formali per la sostenibilità della supply chain; la percentuale sale al 57% per le aziende di grandi dimensioni. La gestione della supply chain va di pari passo con la gestione dell’ecosistema globale nel mercato di riferimento, e il Supply Chain Manager è consapevole di quanto la sostenibilità sia importante, sia in termini di produzione che di distribuzione. Anche i fornitori di strumenti software hanno una forte responsabilità, che richiede lo sviluppo di sistemi innovativi capaci di supportare le aziende a potenziare le performance e a essere sempre più competitive.
La supply chain ha definitivamente abbandonato il ruolo di cenerentola ed è la chiave strategica per garantire un’eccellente esperienza di acquisto, creare e mantenere un business sostenibile, nell’ottica di ottimizzazione di costi e opportunità.
È ormai chiaro che non si può tentare di far fronte alle perturbazioni aumentando le scorte di sicurezza, perché questo porta inevitabilmente a sprechi o costi in eccesso. Una supply chain pianificata in maniera efficiente con il supporto dell’intelligenza artificiale permette di rimanere flessibili garantendo la disponibilità dei prodotti, il livello di servizio che i consumatori si aspettano e una eccellente esperienza di acquisto.
Disporre delle scorte giuste nel posto giusto permette un tangibile abbassamento dei costi e degli sprechi, riducendo i solleciti e i trasferimenti, le emissioni di CO2, i costi legati al magazzino (affitto, energia, riscaldamento…), e favorendo una migliore efficienza, un migliore servizio.
M. A. Melissari
31 gennaio 2023
Mobilità sostenibile