Dove si butta la sigaretta elettronica?

La sigaretta elettronica, anche la usa e getta, come tutti i piccoli e grandi dispositivi elettronici, appartiene alla categoria dei RAEE e pertanto deve essere soggetta a tutte le normative sui RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche)

Le sigarette elettroniche, e in particolare quelle usa e getta, stanno riscuotendo un sempre maggiore successo soprattutto tra i giovani. Tuttavia c’è molta confusione in materia, sia tra i consumatori (che sembrano non essere consapevoli di maneggiare un oggetto che va smaltito correttamente), sia tra i produttori e gli importatori, che in molti casi eludono le normative in materia, ossia l’obbligo di finanziare mediante gli eco-contributi la raccolta differenziata e il corretto trattamento dei rifiuti derivanti da queste apparecchiature.

L’e-cig infatti è composta da diversi elementi ed è fondamentale che a fine utilizzo questi componenti siano smaltiti correttamente. Questa composizione non permette di buttarla nel classico sacco dell’indifferenziato secco, o nella plastica,o peggio ancora, dove capita onde evitare dispersione di sostanze nocive per l’ambiente. Ogni sigaretta elettronica infatti è contrassegnata dal simbolo di un cassonetto barrato. Questo simbolo è il riferimento comunitario che indica i rifiuti RAEE, cioè quegli oggetti che, a fine vita, non devono essere gettati nell’indifferenziato.

Esistono precise indicazioni per il riciclo e utilizzo di sigarette elettroniche e i suoi componenti, al fine di contribuire ad un minore impatto ambientale. Tutte le isole ecologiche presentano al loro interno una zona dedicata proprio ai RAEE, dove è quindi possibile consegnare gratuitamente la sigaretta elettronica a fine vita con la sicurezza che sarà smaltita nella maniera più consona e sostenibile per il pianeta. In alternativa, si può riconsegnare la sigaretta elettronica rotta al negoziante che l’ha venduta, nel momento in cui se ne acquista una nuova. I negozianti sono infatti tenuti a ritirare i componenti esausti, vecchi o rovinati della sigaretta elettronica quando si va a comprarne una nuova. È lo stesso principio per cui, quando si acquista una nuova lavastoviglie o un nuovo frigorifero, vengono ritirati e smaltiti gratuitamente quelli vecchi o magari rotti.

Dove si gettano gli altri componenti
Le boccette dei liquidi (in plastica) vanno invece svuotate, pulite e buttate nella plastica. I beccucci sostituibili, invece, vanno purtroppo gettati nell’indifferenziata, dal momento che non si tratta di un imballaggio, ma di un oggetto fatto e finito.
In alcune tipologie di e-cig l’atomizzatore o resistenza va cambiato almeno una volta al mese. Questo componente rappresenta il cuore della e-cig e il suo uso corretto è sinonimo di qualità dell’uso e del gusto. La resistenza va conferita all’isola ecologica, in quanto RAEE.
Il liquido scaduto per la sigaretta elettronica non deve essere gettato negli scarichi del lavandino o nel wc. Non essendoci una regolamentazione ben precisa in merito, il consiglio è di raccogliere i liquidi scaduti e di smaltirli, anche in una bottiglietta di vetro, sempre presso l’isola ecologica.

Da qualche tempo in commercio esistono anche le sigarette elettroniche usa e getta, pre-caricate e quindi con tiri a esaurimento. Inutile dire che, come tutti gli strumenti usa e getta, sono decisamente poco sostenibili, dato che contribuiscono a creare rifiuti quando, comprandone una riutilizzabile, il problema si ridurrebbe. Anche in questo caso, essendoci all’interno una batteria è necessario buttare la sigaretta elettronica con i RAEE. Tutte le batterie inclusa quella della sigaretta elettronica usa e getta, Anche quando molto piccole, come nel caso della e-cig, sono tra gli scarti più dannosi per l’ambiente.

Il consiglio è quello di raccogliere le batterie in un sacchetto, da conferire poi all’isola ecologica più vicina. Batterie, pile e accumulatori contengono molte sostanze dannose per l’ambiente e potenzialmente tossiche. Le batterie usate nelle e-cig sono solitamente al litio, un tipo di pila ricaricabile e versatile. Non sono tra le batterie più dannose in commercio, nonostante questo non vanno assolutamente gettate tra i rifiuti indifferenziati. In alcuni Comuni, inoltre, si trovano dei cassonetti stradali o dei punti di raccolta specifici per le batterie e per le pile. È bene assicurarsi che le batterie della e-cig possano essere smaltite in questo modo. In alternativa, è possibile restituire la batteria esausta al negoziante che si occuperà del corretto smaltimento.

La Federazione Optime – Osservatorio per la Tutela del Mercato dell’Elettronica in Italia ha identificato in merito alle sigarette elettroniche usa e getta un “nuovo” fenomeno distorsivo, che intende sanare sul nascere, con un giro di vite di azioni concrete. Ha quindi annunciato l’invio di diverse lettere di richiamo e informazione indirizzate ad alcuni produttori e importatori di queste apparecchiature, identificati a seguito di una prima indagine. Per Optime è però altrettanto fondamentale un’attività educativa, mediante una campagna di sensibilizzazione nei confronti dei consumatori che, soprattutto tra i più giovani, non sono consapevoli della natura dell’oggetto che si trovano a maneggiare e, di conseguenza, sulle sue modalità di smaltimento.

RELOADER onlus

19 marzo 2023

Economia circolare

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