300.000 tonnellate di Rifiuti elettrici ed elettronici (di cui oltre 35mila tonnellate di materiali plastici) gestite da Erion nel 2020, pari al peso di 41 Torri Eiffel
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Nato l’anno scorso dalla fusione dei consorzi Ecodom e Remedia (leggi articolo), Erion è oggi il principale sistema multi-consortile per la raccolta e il trattamento di rifiuti elettrici ed elettronici (RAEE) in Italia. Nel 2020, il consorzio ha gestito circa 300.000 tonnellate di rifiuti associati ai prodotti elettronici, tra RAEE domestici (più di 260.000 tonnellate), Rifiuti Professionali (9.500 ton) e Rifiuti di Pile e Accumulatori (oltre 29.600 ton). La quantità totale di rifiuti gestiti, che supera del 4% quella registrata nel 2019 (circa 290.000 ton), è paragonabile al peso di 41 Tour Eiffel.
Potrebbe sembrare un risultato modesto, ma invece è stato valutato importante per due ragioni: intanto i valori ottenuti sono superiori a quelli raggiunti precedentemente quando Ecodom e Remedia operavano singolarmente, confermando che la fusione di queste due grandi realtà rappresenta una scelta vincente per accompagnare i produttori italiani nella transizione ecologica già in atto in Europa. I valori si fanno anche più significativi se si considerano i disagi che la pandemia da Covid-19 ha causato al Paese. Il blocco quasi totale della filiera dei rifiuti elettronici ha portato a una contrazione della raccolta nei mesi di marzo e aprile. Un calo che Erion ha saputo colmare nella seconda metà dell’anno.
Il tasso di riciclo delle Materie Prime Seconde è stato pari al 89% del peso dei RAEE domestici gestiti. In dettaglio, dalle oltre 260.000 tonnellate, Erion WEEE ha ricavato 133.000 tonnellate di ferro, pari al peso di 294 treni Freccia Rossa; 5.000 tonnellate di alluminio, pari a 6 milioni di caffettiere; 6.000 tonnellate di rame, pari a 66 volte il peso del rivestimento della Statua della Libertà e 35.000 tonnellate di plastica, pari a 14 milioni di sedie da giardino.
Il corretto trattamento di questa tipologia di rifiuti ha permesso di risparmiare oltre 420 milioni di kWh di energia elettrica, pari ai consumi domestici annui di una città di quasi 400.000 abitanti (come Bologna) e di evitare l’immissione in atmosfera di oltre 1.700.000 tonnellate di anidride carbonica, come la quantità di CO2 che verrebbe assorbita in un anno da un bosco di 1.700 kmq (esteso quanto la provincia di Lucca).
Le quantità di RAEE domestici trattate da Erion WEEE in ciascuna regione italiana posizionano sul podio tre regioni del Nord, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, seguite dal Lazio. Fanalino di coda risulta essere la Valle d’Aosta che prende la maglia nera di regione meno virtuosa seguita dal Molise e dalla Basilicata.
di RELOADER ONLUS
20 gennaio 2021
Stato dell’arte