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Il comportamento dei consumatori e le loro scelte possono essere un fattore chiave per sostenere la transizione verso un’economia caratterizzata dalla circolarità sulla base del principio delle tre R “Riduci, Riusa, Ricicla” a cui si potrebbe aggiungerne anche una quarta, “Ripara”.
Proprio nel Piano d’Azione per l’Economia Circolare viene sottolineata la centralità dei consumatori nel favorire con i loro acquisti la transizione all’economia circolare, influenzando le decisioni tanto a monte (in termini di uso dei materiali o di design del prodotto) quanto a valle (in termini di riciclo o riutilizzo)
L’indagine dell’EEA pertanto si propone di studiare la natura del comportamento dei consumatori verso i principi dell’economia circolare e le relative politiche al fine di capire i modelli di comportamento circolare e le decisioni circolari dei consumatori in punti specifici del ciclo di vita dei prodotti, di mappare le esistenti politiche nazionali (o regionali) esistenti che mirano a stimolare e supportare questo tipo di comportamenti e di elaborare una lista di suggerimenti e proposte di intervento di natura politiche finalizzate alla promozione di comportamenti circolari.
Nella consultazione vengono individuati e chiariti i punti di indagine nelle 3 fasi del ciclo di vita del prodotto in cui il comportamento del consumatore ricopre un ruolo di primo piano:
Acquisto
– Noleggiare un prodotto piuttosto che acquistarlo per un breve periodo di utilizzo;
– Acquistare prodotti di seconda mano;
– Acquistare prodotti rifabbricati o prodotti che includono componenti riutilizzati;
– Acquistare prodotti che impiegano materiali riciclati;
– Considerare l’impatto ambientale dei prodotti, attraverso informazioni pertinenti, affidabili e comparabili come quelle contenute nelle etichette;
– Considerare gli incentivi economici (come agevolazioni fiscali) per acquistare prodotti che siano più sostenibili.
Utilizzo
– Seguire le istruzioni d’uso e manutenzione per aumentare la durata e/o ridurre il consumo di energia del prodotto (o l’uso di altre risorse);
– Eseguire regolarmente le operazioni di manutenzione del prodotto;
– Riparare il prodotto quando è fuori servizio;
– Aggiornare il prodotto quando ci sono nuovi sviluppi tecnologici.
Fine vita
– Vendere o donare il prodotto come oggetto di seconda mano;
– Portare il prodotto in un punto di raccolta dedicato, in modo che possa essere gestito per mantenere il suo valore (riutilizzo, rifacimento, riciclo di alta qualità).
La consultazione è diretta agli enti pubblici e privati, alle associazioni di categoria, alle federazioni di imprese europei e operanti nei settori interessati nei diversi Paesi.
di Redazione
28 luglio 2021
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