Climatizzatori: come resistere al caldo torrido riducendo consumi e impatti

Il comfort climatico è fondamentale per poter vivere e lavorare serenamente nelle abitazioni e negli uffici, ma seguendo alcune piccole regole possiamo ridurre il nostro impatto sul riscaldamento globale e, come ci ricorda la campagna #CareForWhereYouLive, bastano piccoli gesti.

Fonte: LG Electronics

Il percorso verso la riduzione delle emissioni di anidride carbonica sono la principale causa del riscaldamento globale, e riguarda da vicino tutti, molto più di quanto si pensi.
La campagna “Care for where you live” della divisione Air Solution di LG Electronics che mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sul riscaldamento globale e sui cambiamenti climatici, condivide modi semplici per ridurre le emissioni di carbonio e i consumi elettrici tramite semplici azioni da adottare nella vita di tutti i giorni, inziando proprio dal climatizzatore.

Alcune azioni quotidiane come alzare di 1 °C la temperatura impostata sul climatizzatore per risparmiare energia, potrebbero già ridurre i consumi e insieme le emissioni di anidride carbonica. Ma ci sono altri suggerimenti che aiutano ad usare meglio e senza errori un apparecchio divenuto sempre più importante per resistere al caldo torrido che ha investito il nostro Paese, informando anche sulle nuove tecnologie applicate ai modelli più recenti.

(1) Impostare la temperatura minima quando si accende il condizionatore per un raffreddamento rapido? Da evitare!
È più indicato selezionare la temperatura consigliata (25-26°C) con velocità della ventola “Alta” e una volta raggiunta la temperatura desiderata, la velocità della ventola può essere impostata come “Bassa”. Questo permette di ridurre le bollette, ottenendo il raffrescamento desiderato. Se l’apparecchio dispone di un compressore Inverter è possibile risparmiare fino al 70% e raffrescare il 30% più velocemente. Anche un grado può fare la differenza: aumentare la temperatura di 1 grado in estate e abbassarla allo stesso modo in inverno, oltre a ridurre il consumo di elettricità, permette una compensazione annuale delle emissioni di anidride carbonica pari a 13 alberi piantati con 8Kg di CO2 assorbita da ogni pianta.

(2) Bisogna aspettare di essere a casa prima di accendere il climatizzatore? Falso!
Nelle smart home di oggi è possibile controllare da remoto i propri elettrodomestici e impostare la temperatura del condizionatore, trovando così un ambiente confortevole al proprio rientro. Una volta a casa, è importante mettere al minimo la velocità della ventola. La gran parte dei modelli permette di programmare in anticipo l’accensione dell’apparecchio all’ora voluta. Alcuni modelli più innovativi possono essere controllati da remoto grazie ad una app che consente di gestire in modo semplice e intuitivo tutte le principali funzionalità, tra cui monitorare la qualità dell’aria indoor oltre che temporizzare la manutenzione dei filtri, impostare programmi settimanali e utilizzare la funzionalità diagnostica dell’apparecchio.

(3) Una volta raggiunta la temperatura impostata è consigliato spegnere il condizionatore e riaccenderlo quando si sente caldo? Non si fa!
Dopo aver raggiunto la temperatura impostata, il compressore inverter mantiene, infatti, una temperatura costante, utilizzando un livello minimo di energia ed è consigliabile disattivarlo solo quando non viene utilizzato per lunghi periodi.

(4) Una modalità vale l’altra? Errore!
Scegliere la giusta modalità è sicuramente importante. Ad esempio, la notte è sempre meglio utilizzare la modalità Sleep o il Controllo Attivo della Capacità, che permette di ridurre il consumo energetico quando cambiano le condizioni ambientali o ci sono meno persone.

(5) È sufficiente pulire i filtri del climatizzatore solo una volta prima dell’accensione? No, non basta.
Durante periodi di utilizzo prolungato, pulire i filtri del proprio climatizzatore ogni due settimane permette di ridurre il consumo energetico, ottenere aria più pulita e migliorare le prestazioni del filtro stesso. I modelli più recenti presentano la funzione di pulizia automatica ed anche una tecnologia innovativa, che utilizza la luce LED ultravioletta con lunghezza d’onda UV-C, che contribuisce ad eliminare il 99,99% dei batteri che potrebbero annidarsi sul ventilatore dell’unità interna, in modo che non vengano immessi nell’aria, garantendo così un ambiente più salubre.

di RELOADER onlus

25 luglio 2022

Lo stato dell’arte

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