Una recente indagine sui viaggi sostenibili 2022 condotta da Booking.com, il portale di prenotazione internazionale, ha raccolto le informazioni da più di 30.000 viaggiatori di 32 Paesi e territori diversi: il 46% dei viaggiatori di tutto il mondo ha soggiornato in una struttura green almeno una volta nell’ultimo anno e il 78% intende farlo almeno una volta in quest’anno.

Continua a crescere il desiderio di fare scelte più sostenibili e rispettose durante l’intera esperienza di viaggio insieme con la consapevolezza dell’esistenza dei soggiorni sostenibili, la cui visibilità è in aumento. Piuttosto incoraggiante è il 46% dei viaggiatori globali che ha effettivamente soggiornato in un alloggio sostenibile lo scorso anno. I motivi di tale scelta possono variare:
– Il 41% lo ha fatto per ridurre il proprio impatto ambientale;
– Un terzo (33%) lo ha fatto per vivere un’esperienza locale più autentica ;
– Il 31% pensa che le strutture sostenibili abbiano una maggiore cura della comunità locale.
Le opinioni degli Italiani
Per l’93% degli italiani intervistati è importante viaggiare in modo sostenibile. Il 60% dice di essere influenzato dalle recenti notizie sui cambiamenti climatici nello scegliere viaggi più sostenibili; Il 74% dei viaggiatori italiani (e il 59% a livello globale) vorrebbe lasciare i posti che visita meglio di come li ha trovati e il 30% intende viaggiare in bassa stagione per scongiurare il turismo di massa.
Circa un quarto degli italiani (21%) ha scelto di visitare una meta più vicina a casa negli ultimi 12 mesi per ridurre le proprie emissioni di carbonio dei trasporti.
Il 78% dei viaggiatori globali e l’85% degli italiani desidera soggiornare in una struttura sostenibile almeno una volta nel 2023, ma c’è ancora molto da fare per rendere questo tipo di alloggi più facili da trovare per tutti. Tra coloro che hanno dichiarato di non aver soggiornato in un alloggio sostenibile durante il 2021, il 31% non era proprio a conoscenza della loro esistenza, quasi una persona su tre (29%) non sa ancora come trovare strutture sostenibili dove poter soggiornare.
A riprova di quanto sia importante rendere questo tipo di informazioni trasparenti e di facile comprensione per tutti i viaggiatori, più della metà (il 56% a livello globale e il 64% a livello locale) ha dichiarato di non cercare attivamente dettagli sulla sostenibilità delle strutture, ma che, se questi fossero facilmente accessibili, li prenderebbero in considerazione prima di prenotare.
Negli ultimi anni, Booking.com ha creato il Badge per i Viaggi Sostenibili per aiutare i viaggiatori a trovare alloggi certificati. Sotto il listino prezzi, troverete l’informazione “Viaggi Sostenibili” che indica che la struttura sta compiendo passi significativi verso la sostenibilità. A tutt’ora sono oltre 100.000 le strutture in tutto il mondo premiate con il Badge Viaggi Sostenibili.
Mete e periodi alternativi
I viaggiatori concordano sul voler evitare le mete più popolari e visitate: negli ultimi 12 mesi un terzo (33%) dice di aver scelto di viaggiare in bassa stagione, mentre più di un quarto (27%) ha scelto mete meno note per evitare il turismo di massa.
A tal proposito, pensando ai viaggi futuri, il 40% degli intervistati ha dichiarato che viaggerebbe esclusivamente in bassa stagione per evitare periodi troppo affollati e il 64% eviterebbe le mete e le attrazioni più popolari, così da garantire una redistribuzione più equa dell’impatto positivo del proprio viaggio. Circa un terzo (31%) sceglierebbe addirittura una meta alternativa rispetto alla sua preferita, per scongiurare il turismo di massa.

Cultura e comunità locali
Una filosofia rigenerativa sta influenzando il processo decisionale dei viaggiatori: più della metà (59% a livello globale e il 74% degli italiani) intende lasciare i posti visitati in una condizione migliore di quella in cui li hanno trovati; i due terzi (66% a livello globale e il 74% degli italiani) vogliono vivere esperienze rappresentative della cultura locale. Infatti, più di un quarto dei viaggiatori intervistate (27%) dice di aver approfondito la cultura, i valori e le tradizioni locali della meta scelta prima di averla visitata, mentre una persona su quattro (25%) sarebbe disposta a pagare di più per le attività da fare in viaggio per contribuire alle comunità locali. Nonostante ciò, il 34% ha dichiarato di non sapere come o dove trovare attività e tour che garantiscano un impatto positivo a livello locale.
Il mezzo di trasporto
A livello globale, i viaggiatori sono attenti alla distanza percorsa, a come raggiungono la meta scelta e a come si muovono una volta a destinazione. Circa un quarto (23%) sceglie infatti di visitare una meta più vicina a casa per ridurre la propria impronta di carbonio e oltre una persona su cinque (22%) fa ricerche sui mezzi pubblici e/o noleggia una bici una volta arrivato a destinazione. Inoltre, una persona su cinque (20%) sceglie il treno rispetto all’auto per percorrere distanze più lunghe e poco meno di un terzo (30%) dice di vergognarsi a prendere l’aereo per il relativo impatto ambientale. Per quanto riguarda la prenotazione dei trasporti, il 40% cerca attivamente informazioni sulla loro sostenibilità.
M. A. Melissari
14 marzo 2023
Fonte: booking.com
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